In Kantor
ISBN: 9788898811311
Formato: 270 x 320 mm
Pagine: 216
Cartonato
Prezzo: 70,00 euro
In Kantor
1968/2018 “…un piccolo pugno di dolenti commedianti”

Maurizio Buscarino

“Con il gesto della mano spingeva tutto ai bordi come a formare un recinto di illusione, ma dentro, al centro, faceva irrompere, dal buio in luce, quel pugno di dolenti commedianti, in una vera e propria esibizione, come nella crudeltà del circo, il lato vergognoso del teatro… Molto raramente mi sono sentito così preso da perdere quel controllo che devo mantenere di fronte a chi fotografo… annunciava il rischio quotidiano dell’entrata in scena e l’angoscia che prende quando davvero ci rendiamo conto di essere vivi: vivi, nella luce del patetico e incantevole percorso tra il nero da cui sbuchiamo e il nero verso cui andiamo …”. Così Maurizio Buscarino descrive il suo primo incontro nel 1978, in un rapporto destinato a durare fino alla fine, con il protagonista di questo volume: Tadeusz Kantor, pittore, scenografo, creatore di opere plastiche, genio teatrale incomparabile che “stava a guardia contro l’illusione e la finzione, il magma dei valori, fronteggiando i segni e i simboli epici e tragici del secolo, quel Novecento che aveva attraversato e da cui era circondato”.

Maurizio Buscarino (Bergamo, 1944). Fra le firme più prestigiose della fotografia in Italia, dal 1973 produce un imponente lavoro sul teatro contemporaneo e, allo stesso tempo, una tenace e singolare rappresentazione della sua visione del mondo, restituendo immagini mirabili dal teatro europeo, americano e orientale, da Jerzy Grotowski a Tadeusz Kantor, dall’Odin Teatret a Eimuntas Nekrosius, dal Teatro Kabuki al Teatro nelle Carceri, dal Teatro di Ricerca al Teatro Lirico, dalla teatralità dei margini a quella istituzionale.
Nelle sue fotografie ogni Figura appare protagonista, collocata in un paesaggio costellato dai grandi dell’ultimo Novecento, insieme alla moltitudine degli sconosciuti. Tutti appaiono transitare sul palco dell’esistenza, ognuno nella propria fortissima unicità, ma tutti segnati da una comune appartenenza: la coscienza del rischio quotidiano dell’entrata in scena, per annunciare la propria scomparsa.
Buscarino ha conseguito il Premio Bolaffi per la Fotografia nel 1979 e il Premio della Critica Teatrale assegnato dall’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro nel 2003. (2019).
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