Fraddosio Le tute e l'acciaio
ISBN: 9788898811397
Formato: 167 x 240 mm
Pagine: 72
Cartonato
Prezzo: 15,00 euro

Le monografie Usher Arte

Le tute e l’acciaio

Antonio Bernardo Fraddosio
Antonio Bernardo Fraddosio, nato a Barletta, ha svolto a lungo l’attività di architetto e scenografo, ma da oltre venti anni si è dedicato esclusivamente alla scultura e alla pittura nel suo studio di Tuscania. Questa scelta radicale è legata a forti motivazioni ideali: per Fraddosio, infatti, l’artista è un uomo politico costantemente vigile davanti ai drammi del mondo.
Il suo lavoro si sviluppa attraverso cicli che non si chiudono mai. Si sovrappongono e sviluppano un filo rosso perché sono sempre orientati su temi universali.
Il ciclo l’Animale sociale, iniziato già negli anni Novanta, tende alla rappresentazione plastica della condizione esistenziale dell’umanità contemporanea, con fratture, scollamenti, deformazioni.
Nel ciclo La costruzione della distruzione l’artista affronta gli effetti drammatici di una crisi senza confini che si evidenzia nelle grandi tragedie umane.
Negli altorilievi del ciclo Resistenti oltre ha voluto richiamare l’attenzione su alcune figure, poco conosciute, che hanno affermato con forza l’idea della libertà.
In Salvarsi dal naufragio affronta il tema del grande esodo, vera e propria deportazione dei popoli del Sud.
Nel ciclo intitolato Quello che resta dello sviluppo, di cui fa parte l’installazione Le tute e l’acciaio, l’artista riparte dalle origini pugliesi, ricordando una visione giovanile: “Arrivavo da Martina Franca. Dall’alto della collina che degrada verso il mare Taranto non c’era più. Vidi un inferno di fuoco e di fumo. La più grande acciaieria d’Europa aveva mangiato la città, la campagna e aveva bevuto il mare”.

Antonio Bernardo Fraddosio ha progettato e realizzato l’installazione Le tute e l’acciaio nel modo in cui interpreta da sempre il ruolo di artista: per dare forma alla sue forti motivazioni ideali. Come ha fatto nei suoi cicli precedenti, sempre legati a temi universali, così ha agito in questa opera, che appartiene al ciclo intitolato Quello che resta dello sviluppo.
Uomo del Sud dalle forti passioni antagoniste, Fraddosio interpreta la condizione e i rischi degli operai della più grande fabbrica siderurgica d’Europa, l’Ilva di Taranto.
Il contesto è il quartiere cittadino Tamburi. I cassoni in acciaio Cor-Ten ossidato altro non sono che le logge delle case “dei Tamburi”. Sul fondo di ciascun cassone gli altorilievi sono le tute dal panneggio antropomorfo che gli operai, finito il turno di lavoro, depositano in una specie di camera di compensazione prima di andare alle docce
e che dovrebbero difenderli dai tumori.

Back to Top