Lettera a Giuliano Scabia

sull’anno che è passato dal tuo volo

di Massimo Marino
 

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Caro Giuliano,

è passato un anno da che ti sei incamminato per i sentieri di foreste che ancora non avevi esplorato, verso i Campi Elisi.

Molte cose sono cambiate nel nostro mondo, caro Poeta d’Oro, caro cavallante Angelico Viandante. La pandemia continua, anche se sembra meno pericolosa, ma miete ancora vittime. È accaduto quello che neppure tu avresti previsto, con i tuoi scatenati voli di immaginazione fino alle stelle, alle costellazioni, al mormorio che dette origine all’universo: è scoppiata la guerra.

Eppure ci avevi messo in guardia nella Commedia della fine del mondo, contenuta nel Lato oscuro di Nane Oca, mostrandoci giganteschi Dini che non volevano credere alla catastrofe incombente, orgogliosi della loro dinosaurica enormità e trascuranti i pericoli. In questo anno perfino a un consesso dell’Onu un velociraptor, qualche tempo dopo i tuoi mastodonti, lo aveva detto: “Siete sull’orlo di un disastro”.

Mentre voli fendendo le stelle o ci guardi insieme ai tuoi poeti rari dal Platano Alto dei Ronchi Palù, il favoloso paesaggio del tuo ciclo romanzesco dedicato al magico mondo del Pavano Antico e a Nane Oca – Giovanni che andò in oca per innamoramento – la tua famiglia si è allargata.

Sono usciti due tuoi libri postumi: nel giugno del 2021 La casa Usher ha pubblicato Scala e sentiero verso il Paradiso. Trent’anni di apprendistato teatrale verso l’università; nel febbraio 2022 Einaudi ha pubblicato Il ciclista prodigioso.

 

Il ciclista prodigioso è l’ultimo romanzo dell’altro tuo ciclo, quello dell’Eterno andare, un’epopea fantastica e reale che attraversa l’intero Novecento e giunge fino ai nostri giorni. È uscito Il ciclista prodigioso, la quarta storia, quella di Ercole, figlio di Lorenzo e Cecilia, fratello di Sofia, protagonisti dei primi tre episodi. Ercole è un ciclista e come il padre è violoncellista: non ama le sale da concerto ma suona per i monti, le nuvole, gli alberi, i ghiacciai: suona i monti, le nuvole, gli alberi, i ghiacciai. E vuole tornare nella giungla indiana dove il padre incantò le belve. Troverà tutto mutato.

Non cambia, però, il fascino rapinoso dell’affabulazione: peccato non sentire la tua voce, magari mescolata con quella del violoncello, dare forma a quelle raffigurazioni sonore di elementi naturali, o ai bisticci tra quel figuro grande con gli occhi rossi, accompagnato da odore di zolfo, e quel barbetta in calzoni corti, occhi azzurri, un rigonfiamento dietro la giacca e buon odore di ozono che accompagnano le storie degli umani.

 

Però, però: venerdì 20 maggio dalle 18 percorreranno dialoghi e racconti del romanzo gli attori Sandro Lombardi e Annibale Pavone. Dove? Alla Galleria Immaginaria – Punto Einaudi di Firenze, in via Guelfa. Con loro Stefano Massini e io parleremo di te, mentre Gianfranco Anzini, altro tuo allievo fedelissimo, racconterà il libro che hai finito di comporre negli ultimi giorni e che solo in piccola parte colma la tua mancanza.

È il diario dei trentatré scalini per il Paradiso percorsi negli anni dell’università, trascrizione e racconto dei Quaderni di Drammaturgia composti con i materiali degli anni di insegnamento al Dams di Bologna e di qualcosa che avveniva intorno. Sempre fuori dai canoni.

Questo libro si intitola Scala e sentiero verso il Paradiso. Trent’anni di apprendistato attraversando l’università ed è stato curato da Francesca Gasparini e Gianfranco Anzini.

L’ha pubblicato La casa Usher, che sta preparando una novità: un libro che ripercorre tutta la tua storia, la tua magmatica attività, i viaggi, gli incroci, gli sconfinamenti, le invenzioni.

Un’altra sorpresa la stanno apprestando il Comune di Rosignano Marittimo e la Fondazione Armunia a Castiglioncello: una mostra al Castello Pasquini su di te, ricca di oggetti, foto, disegni, figure giganti, materiali inediti.

E sono in cantiere altri libri che ci hai lasciato e che aspettano di vedere la luce, un progetto con il Teatro Metastasio a Prato e altro.

 

Intanto ricorda: il 20 dalle 18 alla Galleria Immaginaria – Punto Einaudi di Firenze, in via Guelfa 22A/r. Se sentiremo cantare un uccello sul cortiletto, sapremo che ci stai con gioia guardando.

 

Tuo

Massimo

 

Bologna 17 maggio 2022

 

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