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Data di pubblicazione: 2019
ISBN: 9788898811434
Formato: 145 x 222
pagine: 304
Prezzo: 15,50 euro

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Culture Teatrali 2019

Leo De Berardinis oggi

A cura di Laura Mariani e Cristina Valenti
Il numero 28 di «Culture Teatrali» ospita un’importante sezione monografica dedicata a Leo de Berardinis, a cura di Laura Mariani e Cristina Valenti. Non scema l’interesse per l’artista che, più di ogni altro, rappresenta la parabola multipla e complessa del teatro italiano del Novecento. Su di lui sono stati scritti libri di pregio, ma questo numero della rivista ha la pretesa della novità: i saggi proposti nascono infatti in gran parte da ricerche di prima mano condotte nell’Archivio Leo de Berardinis, conservato presso il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, come l’artista desiderava. Mentre il dossier raccoglie diciannove testimonianze che – ad eccezione dell’intervista a Maurizio Viani – sono state proposte in occasione della prima presentazione pubblica del fondo, quando la famiglia artistica di Leo ha dialogato virtualmente con i reperti dell’archivio organizzati in installazione visiva. Affidato in comodato d’uso al Dipartimento delle Arti, questo archivio per molti versi anomalo, a seguito di un esemplare lavoro di inventariazione, ordinamento e descrizione, è diventato un archivio storico a tutti gli effetti, già navigabile attraverso la base dati e presto anche online in maniera analitica. Leo voleva che la rappresentazione documentale della sua attività non andasse dispersa e che ne nascesse un corpus archivistico organico alla sua idea di teatro come spazio della memoria, in costante dialogo con la tradizione e propulsore di eredità scenica. Un progetto che si è concretizzato soprattutto nel periodo bolognese (1983-2001), al quale appartiene la maggior parte dei materiali (che partono dal 1967), grazie al sodalizio con l’Università e in particolare con Claudio Meldolesi. Completano l’annale tre studi: il primo è una ricognizione storica del teatro universitario internazionale, anche alla luce delle vicende più recenti; segue un’analisi delle edizioni inaugurali del Festival Internazionale del Balletto di Genova-Nervi, la prima rassegna italiana dedicata alla danza, dal punto di vista della produzione del suo fotografo ufficiale, Serge Lido; il terzo, infine, si propone di delineare le premesse metodologiche di un nuovo approccio alla storia del teatro italiano, nell’ottica dei Performance Studies.

SOMMARIO

Premessa p.7
STUDI
Ripensare Leo attraverso l’archivio
Cristina Valenti
Un archivio vivente.Storia, protagonisti, ordinamento del Fondo Leo de Berardinis p.10
Marco De Marinis
Leo de Berardinis e il Novecento teatrale. Qualche ipotesi storiografica p.24
Stefano Casi
Nel cantiere drammaturgico di Leo p.51
Franco Vazzoler
Shakespeare alla luce del semaforo p.64
Stefano De Matteis
Marigliano, l’isola dei morti e l’uomo nudo p.86
Sara Biasin
I quaderni di Perla p.98
Massimo Marino
Tracce di Leo a Bologna (1983-2001): l’edificio teatrale e l’irrappresentabile p.113
Roberta Ferraresi
Leo e la critica. Dallo spettacolo al teatro p.129
Silvia Mei
La visione notturna di Leo. Osservazioni dal fondo fotograficodell’Archivio Leo de Berardinis p.141
Roberto Anedda
Leo compositore. La drammaturgia musicale nel processo creativoe performativo di Leo de Berardinis p.163
Laura Mariani L’amicizia come valore teatrale. Leo e Meldolesi p.177

DOSSIER
Le testimonianze degli artisti

Primo movimento_Voci
Roberto Latini (È solo amore), Eugenio Allegri (Macbeth. Appunti di lavoro),Ivano Marescotti (Senza Leo), Loredana Putignani (Leo & Neiwiller. Il corpomancante), Silvio Castiglioni (Gli uomini sono strade. Leo a Santarcangelo), Fabrizia Sacchi (King Lear n. 1), Valentina Capone (La vita delle maschere), Stefano Perocco di Meduna (Beckett e la maschera di Leo-Lear), Toni Servillo(A bottega da Leo)p.196
Interludio
Maurizio Viani, L’arte della luce (con una nota di Laura Mariani)p.219
Secondo movimento_Coro
Elena Bucci (Tornando a Scaramouche), Stefano Randisi (Drammaturgia spezzata e ricomposta. I lampi di Amleto, Urlo, Totò e Laurence Olivierin The Connection), Angela Malfitano (La Tempesta bianca), Marco Sgrosso (L’inferno dei Grandi), Marco Manchisi (Il peso delle parole nel crepuscolo della scena), Enzo Vetrano (Totò, Principe di Danimarca), Licia Navarrini (Samuel, 120 ore di lavoro su Beckett), Gino Paccagnella (Edificio teatralee Poesia), Francesca Mazza (La luce e lo spazio scenico)p.226
STUDI
Vito Minoia
Il teatro universitario internazionale dal secondo dopoguerra ai giorni nostri p.253
Giulia Taddeo
La perfezione di un supremo artificio.La fotografia di Serge Lido al Festival Internazionale del Balletto di Nervi p.264
Dario Tomasello
Prolegomeni a una “nuova” storia del teatro italiano p.281
Abstract p.293

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